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Dolce melodia - una mia poesia cantata da Mimmo Altini

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 Parto di neve

 

Le strade del paese 

s’ammantano di neve, 

bianca danza di candidi fiocchi, 

come lucciole luminose, 

da quel grembo di cielo, 

dolcemente cadono 

e di bianco tutto copre 

in quel Natale del ‘56. 

Tutto intorno ghiacciati panorami, 

paesaggi di fiabe, 

sapori lontani, 

camini fumanti, 

e, nella memoria, 

s’intrecciano storie 

di vecchi racconti, 

della mia mamma in dolce attesa 

d’un altro seme 

che vuol presto germogliare. 

E da un parto di neve 

così alla vita son venuto, 

tra morbidi fiocchi 

e stridule armonie 

di resti d’un Capodanno festoso, 

mentre dietro i vetri delle finestre, 

occhi di bimbi allegri, 

pur essi in dolce attesa, 

di poter, su quel candido tappeto, 

correre gioiosi.

 

 

 

...mentre il tuo cuore scava solchi nel mio

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 Solchi nel cuore

 

Tra le curve del tuo corpo

si perdono

le mie mani,

 che coi pensieri si snodano,

 mentre le mie labbra, dal sapor delle tue,

si fanno trasportare

 nella bufera dei sensi.

 Dall’alto precipitano

 i miei occhi,

 alla vista di cotanta bellezza,

 e il suono delle tue preghiere

sembrano melodie

per le mie orecchie,

che non vogliono ascoltare.

E tu socchiudi gli occhi

 e quasi vorresti nasconderti,

 difenderti,

 concederti,

 mentre il tuo cuore

 scava solchi nel mio,

ed io lascio andar ben poco

 di tutto quello che tu mi offri,

e a piene mani,

 del tuo amore, raccolgo

pure le briciole.

...da un cuore di donna che t'ha portato al mondo

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Una parte di me

 

Quante volte t’ho cercato

nei miei pensieri,

ti ho immaginato e desiderato,

poi ti ho visto in quel grembo

di giovane sposa crescere

e scalciare e far l’acrobata

e stanco poi a sbadigliare.

Come un’onda del mare

fresca, salata, dolce

sorprendente, improvvisa

come una  carica d’emozioni,

m’hai lasciato a bocca aperta,

a meditar il tuo essere nuovo,

una parte di me,

da un cuore di donna

che t’ha portato al mondo.

Un nuovo giorno,

un nuovo sole,

un miracolo davanti ai miei occhi,

quel tuo primo sguardo impaurito

che fissava la nuova luce,

e le tue manine che

teneramente mordevi.

Guardavi quel cielo

immerso nel blu,

quel giorno d’estate,

che una dolce brezza,

da lontano a noi t’ha portato.

...come quando eri bambina baciarti dolcemente sulla fronte

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 Quel tenero sorriso

  

Vedi, ho ancora lucidi i miei occhi 

per quel sorriso che ora sai  infondermi, 

tu, sempre pronta a nascondere 

angosce e paure, 

a pensare positivo e a rialzarti 

quando tutto sembra contro di te. 

Ecco la tua fama e la tua gloria, 

in questo mondo che  soffoca ogni  istinto, 

ma non la tua forza di lottare, 

così pronta  e sicura, 

al traguardo, sempre vincente. 

E’ questa  la tua vita, 

che ti fa coltivare i tuoi sogni, 

riscaldare le tue emozioni, 

conservare quel tuo tenero sorriso 

in tutto quello che fai. 

E a me resta , e ne son fiero, 

come quando eri bambina, 

baciarti dolcemente sulla fronte, 

e con le mie semplici sillabe, 

inchiostrar d’amore, 

ancora una volta, la tua mente, 

e nel tuo cuore cercar dimora 

l’eco dei miei palpiti, 

per sempre.

 

 

...come mare aperto e immenso io riesco a sentirti e vederti dentro di me

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Piccolo mare

 

Ti avvicini calmo,

e a momenti impetuoso,

come mare aperto,

 immenso,

ed io riesco a sentirti

e a vederti dentro di me,

anche se per un istante,

come immagini fuggenti

che non riesco  a trattenere…

 Altrove proietti le tue onde

che ora altri lidi accarezzano

e a me lasci

l’eco che s’infrange,

tristemente,

nella mia mente… 

Certo torni, lo so,

figlio mio,

ed io ti aspetto

per parlarti ancora

e mi illudo che possa restare

ancora con me

come  piccolo mare

nella gioiosa baia

d’un tempo. 

Ma ormai so

che in oceano immenso

sei mutato

ed io ,

con questa

 tenera nostalgia,

posso soltanto,

orgoglioso,

vederti vivere.